"Se le previsioni attuali sulla crescita demografica si
riveleranno accurate e se le modalità dell'attività umana sul pianeta resteranno
invariate, la scienza e la tecnologia potrebbero non essere in grado di
prevenire il degrado irreversibile dell'ambiente o la condizione costante di
povertà per gran parte del mondo... Alcune modificazioni dell'ambiente possono
produrre danni irreversibili alle capacità della Terra di sostenere la vita.
Il ritmo complessivo della modificazione ambientale è stato senza dubbio
accelerato dalla recente espansione della popolazione umana...
E' in
gioco il futuro del nostro pianeta"

U.S. National Academy of Sciences e Royal Society of London, 1992
"Gli esseri umani e la natura si trovano in rotta di
collisione ... La capacità della Terra di provvedere a quantità crescenti di
persone ha un limite ... e ci stiamo velocemente avvicinando a molti dei limiti
della Terra. Le pressioni derivanti dalla
crescita demografica
incontrollata
avanzano delle pretese sul mondo naturale che possono
sopraffare qualsiasi sforzo di raggiungere un futuro sostenibile ... Non
rimangono che pochi decenni prima che vada perduta l'opportunità di allontanare
le minacce che incombono su di noi e che venga compromessa oltre misura la
prospettiva per l'umanità"
Union of Concerned Scientists, 1992, firmata da 1680 esponenti scientifici di 70 paesi, compresi 104 premi Nobel
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Gentile navigante…

…grazie per la tua visita. Sei capitato in uno spazio virtuale nato per sensibilizzare ed informare, per testimoniare e denunciare lo stato di degrado dell’ecosistema inteso come insieme di tutte le forme di vita, Homo Sapiens ovviamente incluso. Ma anche per fare delle proposte. I tuoi commenti sono dunque preziosi e benvenuti al fine di dare insieme forma all’econonviolenza. Se vuoi contattarmi, per qualsiasi motivo, puoi usare il seguente indirizzo e-mail: fabargo2004@yahoo.it

giovedì 11 ottobre 2007

Te la do io la citycar


Stiamo esaurendo le riserve mondiali di petrolio e l’aria delle nostre città è ormai ufficialmente letale (l’OMS ha recentemente dichiarato che nelle 13 città capoluogo italiane muoiono ogni anno oltre 8.000 persone per inquinamento dell’aria mentre, proprio oggi, l'Agenzia europea per l'Ambiente ha reso noto che l'aspettativa di vita degli europei si è ridotta di un anno a causa dell'inquinamento!). Nonostante questa atroce evidenza l’industria automobilistica continua a sfornare auto ad alte emissioni che con un raggiro semantico chiamano ‘citycar’ quando la tecnologia elettrica consente già oggi (non in un fantomatico futuro come per l’idrogeno) di costruire auto ad emissioni zero. Il progresso nella costruzione di accumulatori elettrici, le ben note ‘batterie’, consente già oggi di produrre auto elettriche con la stessa autonomia e velocità del vecchio motore a combustione endogena abbattendo radicalmente l’inquinamento atmosferico come quello acustico. In definitiva le nostre città potrebbero essere già oggi liberate da veleni e frastuoni.

Purtroppo le multinazionali dell’auto e del petrolio hanno deciso di bruciare ogni litro d’oro nero fino alla fine rendendo le nostre città invivibili e continuando ad emettere gas ad effetto serra. Stante la situazione non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro prima di alzare bandiera bianca e lasciarci uccidere per il bilancio di queste multinazionali irresponsabili. Però un giorno Pietro Cambi ed altri amici dell’associazione Aspo Italia hanno deciso che si può dimostrare che la citycar è oggi una realtà. Presa una Cinquecento (quella mitica non la nuova 500 che è una stufa a petrolio, bella, ma una stupida stufa a petrolio) le hanno tolto il motore a scoppio e hanno montato batterie e motore elettrico. Il risultato è straordinario: non si inquina più e si possono percorrere 100 Km spendendo solo 1 Euro!!!
Fatevi un giro virtuale sul ‘cinquino elettrico’

Ora è chiaro: possiamo suicidarci in massa o costruire subito un futuro migliore. Io sono per la seconda e dunque mi sono iscritto e supporto la nuova associazione che è nata per promuovere l’econonviolenza nelle nostre città con la trazione elettrica. L’associazione si chiama Euro Zev e la trovate a questo link http://www.eurozev.org/
In questo nostro mondo la mobilità è un bisogno primario. Soddisfarlo stupidamente violentando l’ecosistema e spendendo sino a svenarci è masochista, stupido e, come avete visto, del tutto inutile.

Se non per amor proprio almeno per amore dei nostri figli e nipoti dobbiamo riuscire a liberarci dalla folle mobilità che ci impongono e scegliere la mobilità econonviolenta

VIVA LA TRAZIONE ELETTRICA
VIVA L’ECONONVIOLENZA
VIVA LA VITA !

1 commento:

diego cervo ha detto...

l'idea è tanto semplice quanto grandiosa (e a conti fatti conveniente anche per le tasche....)
diego