"Se le previsioni attuali sulla crescita demografica si
riveleranno accurate e se le modalità dell'attività umana sul pianeta resteranno
invariate, la scienza e la tecnologia potrebbero non essere in grado di
prevenire il degrado irreversibile dell'ambiente o la condizione costante di
povertà per gran parte del mondo... Alcune modificazioni dell'ambiente possono
produrre danni irreversibili alle capacità della Terra di sostenere la vita.
Il ritmo complessivo della modificazione ambientale è stato senza dubbio
accelerato dalla recente espansione della popolazione umana...
E' in
gioco il futuro del nostro pianeta"

U.S. National Academy of Sciences e Royal Society of London, 1992
"Gli esseri umani e la natura si trovano in rotta di
collisione ... La capacità della Terra di provvedere a quantità crescenti di
persone ha un limite ... e ci stiamo velocemente avvicinando a molti dei limiti
della Terra. Le pressioni derivanti dalla
crescita demografica
incontrollata
avanzano delle pretese sul mondo naturale che possono
sopraffare qualsiasi sforzo di raggiungere un futuro sostenibile ... Non
rimangono che pochi decenni prima che vada perduta l'opportunità di allontanare
le minacce che incombono su di noi e che venga compromessa oltre misura la
prospettiva per l'umanità"
Union of Concerned Scientists, 1992, firmata da 1680 esponenti scientifici di 70 paesi, compresi 104 premi Nobel
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Gentile navigante…

…grazie per la tua visita. Sei capitato in uno spazio virtuale nato per sensibilizzare ed informare, per testimoniare e denunciare lo stato di degrado dell’ecosistema inteso come insieme di tutte le forme di vita, Homo Sapiens ovviamente incluso. Ma anche per fare delle proposte. I tuoi commenti sono dunque preziosi e benvenuti al fine di dare insieme forma all’econonviolenza. Se vuoi contattarmi, per qualsiasi motivo, puoi usare il seguente indirizzo e-mail: fabargo2004@yahoo.it

venerdì 18 gennaio 2008

NAVI OSPEDALE PER ARRESTARE LA MATTANZA


La notizia di due giorni fa è che ci sono 1000 (mille) morti all’anno nel canale di Sicilia tra le decine di migliaia di schiavi che affrontano la traversata dalla sponda sud a quella nord del Mediterraneo nelle mani di schiavisti senza scrupoli. E’ ora di dire "BASTA!".

Serve SUBITO monitorare con i satelliti la sponda sud del Mediterraneo, individuare così le carrette del mare in partenza in modo da poter essere tempestivamente soccorse da navi ospedale che assistano con acqua, cibo e medicinali gli schiavi e arrestino gli schiavisti. I primi devono essere ricondotti al porto di partenza, i secondi a scontare la pena per traffico di schiavi.

Per i politici non attuare queste semplici azioni di contrasto radicale al moderno traffico di schiavi significa esserne conniventi.

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