"Se le previsioni attuali sulla crescita demografica si
riveleranno accurate e se le modalità dell'attività umana sul pianeta resteranno
invariate, la scienza e la tecnologia potrebbero non essere in grado di
prevenire il degrado irreversibile dell'ambiente o la condizione costante di
povertà per gran parte del mondo... Alcune modificazioni dell'ambiente possono
produrre danni irreversibili alle capacità della Terra di sostenere la vita.
Il ritmo complessivo della modificazione ambientale è stato senza dubbio
accelerato dalla recente espansione della popolazione umana...
E' in
gioco il futuro del nostro pianeta"

U.S. National Academy of Sciences e Royal Society of London, 1992
"Gli esseri umani e la natura si trovano in rotta di
collisione ... La capacità della Terra di provvedere a quantità crescenti di
persone ha un limite ... e ci stiamo velocemente avvicinando a molti dei limiti
della Terra. Le pressioni derivanti dalla
crescita demografica
incontrollata
avanzano delle pretese sul mondo naturale che possono
sopraffare qualsiasi sforzo di raggiungere un futuro sostenibile ... Non
rimangono che pochi decenni prima che vada perduta l'opportunità di allontanare
le minacce che incombono su di noi e che venga compromessa oltre misura la
prospettiva per l'umanità"
Union of Concerned Scientists, 1992, firmata da 1680 esponenti scientifici di 70 paesi, compresi 104 premi Nobel
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Gentile navigante…

…grazie per la tua visita. Sei capitato in uno spazio virtuale nato per sensibilizzare ed informare, per testimoniare e denunciare lo stato di degrado dell’ecosistema inteso come insieme di tutte le forme di vita, Homo Sapiens ovviamente incluso. Ma anche per fare delle proposte. I tuoi commenti sono dunque preziosi e benvenuti al fine di dare insieme forma all’econonviolenza. Se vuoi contattarmi, per qualsiasi motivo, puoi usare il seguente indirizzo e-mail: fabargo2004@yahoo.it

giovedì 20 dicembre 2007

BOIA DI MEZZO MONDO IN IMBARAZZO


© Photographer: Fabrizio Argonauta | Agency: Dreamstime.com Nella foto: la Mole Antonelliana di Torino la sera del 18/12/2007 illuminata a festa contro la pena di morte per onorare la moratoria adottata dalle Nazioni Unite.

L’altro ieri l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato la risoluzione per la moratoria, e poi l’abolizione, della pena capitale. E’ stato un momento storico di nonviolenza che passerà alla storia come nella storia dell’umanità c’è l’abolizione della schiavitù. Di tanto in tanto ci si può ancora sentir fieri d’essere italiani, perché l’Italia è stata in prima fila nel combattere per ottenere questo risultato. Tra gli italiani ce ne sono alcuni che più di altri si sono distinti per impegno: i radicali di Pannella e più precisamente l’Associazione Nessuno Tocchi Caino. Con loro mi sono modestamente impegnato in raccolte firme per sostenere la moratoria, dunque questi sono per me giorni di particolare soddisfazione.

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