"Se le previsioni attuali sulla crescita demografica si
riveleranno accurate e se le modalità dell'attività umana sul pianeta resteranno
invariate, la scienza e la tecnologia potrebbero non essere in grado di
prevenire il degrado irreversibile dell'ambiente o la condizione costante di
povertà per gran parte del mondo... Alcune modificazioni dell'ambiente possono
produrre danni irreversibili alle capacità della Terra di sostenere la vita.
Il ritmo complessivo della modificazione ambientale è stato senza dubbio
accelerato dalla recente espansione della popolazione umana...
E' in
gioco il futuro del nostro pianeta"

U.S. National Academy of Sciences e Royal Society of London, 1992
"Gli esseri umani e la natura si trovano in rotta di
collisione ... La capacità della Terra di provvedere a quantità crescenti di
persone ha un limite ... e ci stiamo velocemente avvicinando a molti dei limiti
della Terra. Le pressioni derivanti dalla
crescita demografica
incontrollata
avanzano delle pretese sul mondo naturale che possono
sopraffare qualsiasi sforzo di raggiungere un futuro sostenibile ... Non
rimangono che pochi decenni prima che vada perduta l'opportunità di allontanare
le minacce che incombono su di noi e che venga compromessa oltre misura la
prospettiva per l'umanità"
Union of Concerned Scientists, 1992, firmata da 1680 esponenti scientifici di 70 paesi, compresi 104 premi Nobel
---------------------------------------------------------------------------------------------

Gentile navigante…

…grazie per la tua visita. Sei capitato in uno spazio virtuale nato per sensibilizzare ed informare, per testimoniare e denunciare lo stato di degrado dell’ecosistema inteso come insieme di tutte le forme di vita, Homo Sapiens ovviamente incluso. Ma anche per fare delle proposte. I tuoi commenti sono dunque preziosi e benvenuti al fine di dare insieme forma all’econonviolenza. Se vuoi contattarmi, per qualsiasi motivo, puoi usare il seguente indirizzo e-mail: fabargo2004@yahoo.it

lunedì 31 dicembre 2007

NON C’E’ PACE A CAPODANNO


© Photographer: | Agency: Dreamstime.com

Quella dei botti è una tradizione che non condivido. C’è proprio bisogno di svenarsi per inquinare futilmente in questa maniera? Il giro d’affari è spaventoso e il grosso dei fuochi illegali (tanti, nonostante l'impegno pubblicizzato delle forze dell’ordine) proviene dalla Cina, famosa per essi come noi lo siamo per la pasta. Facciamo un veloce bilancio di questa pessima abitudine. All’attivo possiamo forse mettere (per coloro che ne godono) una certa dose di adrenalina che entra in circolo facendo esplodere una piccola bomba, e forse possiamo anche mettere la fugace piacevolezza visiva di un’esplosione di colori pirotecnici. Tra le negatività però troviamo: costi elevati, inquinamento, disturbo della quiete pubblica, finanziamento del mercato illecito, disturbo di ogni specie animale. Morti e feriti spesso, troppo spesso, bambini.

Quanto sarebbe bello poter festeggiare l’anno nuovo senza questa forma di violenza? Ma soprattutto: perché certi disturbatori cominciano a sparare con 24 o 48 ore d’anticipo? Hanno forse bisogno di fare spazio a nuovi arrivi nella loro personalissima Santa Barbara in cantina?

Un capodanno econonviolento è certamente un capodanno senza botti.

Felice 2008 a te e alle persone che ami.

Nessun commento: