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Con il petrolio che macina record su record ogni giorno e fa aumentare tutte le derrate alimentari, così come ogni materia prima, è giunto il momento di riconsiderare anche lo sport. Esso ha da sempre valenze educative indiscusse che se vogliono essere implementate nel terzo millennio urge una radicale riconsiderazione dello sport stesso.
Con la crisi energetica in corso, quale valenza educativa può mai avere uno sport che ‘sciupa’ per ragioni ludiche energie che servirebbero per contenere l’aumento del costo del pane? Quale educazione deriva da sport come le formula 1/2/3 …, i rally, le gare di of shore, le gare di moto o cart, così come qualsiasi altro sport altamente energivoro? Tali sport nelle condizioni date sono solo più sport diseducativi che inducono a sciupare energia preziosa e a rischiare la vita propria e altrui sulle strade.
Viva gli sport ad energia umana! Solo questi mantengono oggi, anzi la incrementano, la loro valenza educativa. Viva il calcio, l’atletica, ciclismo e alpinismo. Viva gli scacchi, il nuoto e il tiro con l’arco. VIVA LO SPORT ECONONVIOLENTO!
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