"Se le previsioni attuali sulla crescita demografica si
riveleranno accurate e se le modalità dell'attività umana sul pianeta resteranno
invariate, la scienza e la tecnologia potrebbero non essere in grado di
prevenire il degrado irreversibile dell'ambiente o la condizione costante di
povertà per gran parte del mondo... Alcune modificazioni dell'ambiente possono
produrre danni irreversibili alle capacità della Terra di sostenere la vita.
Il ritmo complessivo della modificazione ambientale è stato senza dubbio
accelerato dalla recente espansione della popolazione umana...
E' in
gioco il futuro del nostro pianeta"

U.S. National Academy of Sciences e Royal Society of London, 1992
"Gli esseri umani e la natura si trovano in rotta di
collisione ... La capacità della Terra di provvedere a quantità crescenti di
persone ha un limite ... e ci stiamo velocemente avvicinando a molti dei limiti
della Terra. Le pressioni derivanti dalla
crescita demografica
incontrollata
avanzano delle pretese sul mondo naturale che possono
sopraffare qualsiasi sforzo di raggiungere un futuro sostenibile ... Non
rimangono che pochi decenni prima che vada perduta l'opportunità di allontanare
le minacce che incombono su di noi e che venga compromessa oltre misura la
prospettiva per l'umanità"
Union of Concerned Scientists, 1992, firmata da 1680 esponenti scientifici di 70 paesi, compresi 104 premi Nobel
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Gentile navigante…

…grazie per la tua visita. Sei capitato in uno spazio virtuale nato per sensibilizzare ed informare, per testimoniare e denunciare lo stato di degrado dell’ecosistema inteso come insieme di tutte le forme di vita, Homo Sapiens ovviamente incluso. Ma anche per fare delle proposte. I tuoi commenti sono dunque preziosi e benvenuti al fine di dare insieme forma all’econonviolenza. Se vuoi contattarmi, per qualsiasi motivo, puoi usare il seguente indirizzo e-mail: fabargo2004@yahoo.it

domenica 6 gennaio 2008

100 DOLLARI AL BARILE


© Photographer: Agency: Dreamstime.com

Finalmente ci siamo: quella dei 100 dollari al barile di petrolio si prevedeva fosse la soglia psicologica oltre la quale il nostro sistema economico e politico avrebbe compreso che c’è, non un’emergenza energetica, ma un collasso strutturale del sistema. Semplicemente la produzione non riesce più soddisfare la domanda e sempre meno in futuro ci riuscirà. Ormai lo sappiamo: i carburanti per muoverci e per scaldarci, i generi alimentari di prima necessità come pane e acqua così come tutte le materie prime aumenteranno di prezzo in modo direttamente proporzionale all’aumento del costo dell’energia.

Le massime autorità politiche ed economiche (quelle note) ora si sperticano in considerazioni che persone come il sottoscritto, e altri prima di me, vanno dicendo da anni o decenni e cioè che non può perdurare la crescita infinita in un mondo finito, ma si guardano bene dal fornire soluzioni credibili. La formidabile crisi che ci apprestiamo a sopportare si può attenuare solo adottando alcune misure improcrastinabili. In ordine di importanza

1) CONTENIMENTO DELLA POPOLAZIONE
Salute sessuale e riproduttiva, genitorialità consapevole e governo delle migrazioni

2) CONTENIMENTO DEI CONSUMI
Risparmio, recupero, riciclo

3) RECUPERO DELLA SOVRANITA’ MONETARIA
Proprietà pubblica delle banche centrali e conseguente politica monetaria favorevole al contenimento dell’inflazione e all’estinzione del debito pubblico

Peccato che da destra come da sinistra, dai potentati finanziari come da quelli burocratici giungano indicazioni opposte che spingono inesorabilmente all’aumento della popolazione e dei consumi come alla tutela dei privilegi per una ristrettissima cerchia di finanzieri a scapito del popolo sovrano al quale è stata tolta la sovranità monetaria. Il collasso non tarderà e la nonviolenza diviene la sola speranza possibile di evitare il peggio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il collasso non tarderà e la nonviolenza diviene la sola speranza possibile di evitare il peggio.
Ecco, appunto, è solo una speranza, ovvero un atto di fede!
Una corretta analisi induce invece ad essere pessimisti, nel senso che sempre più scivoleremo in una spirale di intolleranza e di violenza.

Osvaldo

Argo ha detto...

La speranza non è un atto di fede, caro Osvaldo, almeno per me. La speranza intesa per come la intendo in questo post è un auspicio, proprio perché sono pessimista almeno quanto te.
Salute