"Se le previsioni attuali sulla crescita demografica si
riveleranno accurate e se le modalità dell'attività umana sul pianeta resteranno
invariate, la scienza e la tecnologia potrebbero non essere in grado di
prevenire il degrado irreversibile dell'ambiente o la condizione costante di
povertà per gran parte del mondo... Alcune modificazioni dell'ambiente possono
produrre danni irreversibili alle capacità della Terra di sostenere la vita.
Il ritmo complessivo della modificazione ambientale è stato senza dubbio
accelerato dalla recente espansione della popolazione umana...
E' in
gioco il futuro del nostro pianeta"

U.S. National Academy of Sciences e Royal Society of London, 1992
"Gli esseri umani e la natura si trovano in rotta di
collisione ... La capacità della Terra di provvedere a quantità crescenti di
persone ha un limite ... e ci stiamo velocemente avvicinando a molti dei limiti
della Terra. Le pressioni derivanti dalla
crescita demografica
incontrollata
avanzano delle pretese sul mondo naturale che possono
sopraffare qualsiasi sforzo di raggiungere un futuro sostenibile ... Non
rimangono che pochi decenni prima che vada perduta l'opportunità di allontanare
le minacce che incombono su di noi e che venga compromessa oltre misura la
prospettiva per l'umanità"
Union of Concerned Scientists, 1992, firmata da 1680 esponenti scientifici di 70 paesi, compresi 104 premi Nobel
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Gentile navigante…

…grazie per la tua visita. Sei capitato in uno spazio virtuale nato per sensibilizzare ed informare, per testimoniare e denunciare lo stato di degrado dell’ecosistema inteso come insieme di tutte le forme di vita, Homo Sapiens ovviamente incluso. Ma anche per fare delle proposte. I tuoi commenti sono dunque preziosi e benvenuti al fine di dare insieme forma all’econonviolenza. Se vuoi contattarmi, per qualsiasi motivo, puoi usare il seguente indirizzo e-mail: fabargo2004@yahoo.it

mercoledì 14 novembre 2007

BABBO PIL E LA FESTA DELL’AMORE

Come tutti gli anni sta per scatenarsi la natalizia follia consumistica. I più ‘furbi’ hanno già cominciato a comperare i loro doni per evitare di accalcarsi negli ultimi giorni notoriamente frenetici e non di poco più cari. Ma mi domando: per quale ragione ci sottoponiamo in massa a questa follia costosa e defatigante? Chi ha stabilito che per festeggiare il compleanno di Cristo occorre dare sfogo al più esasperato shopping compulsivo di massa?

Forse sarebbe il caso di risparmiare tempo, denaro, energia e natura. Forse sarebbe il caso di cominciare a dire ai bimbi la verità: Babbo Natale non esiste. Forse sarebbe il caso di non donare più cose inutili a persone che hanno già tutto. Forse sarebbe il caso di vivere la festa con più fede (per chi la possiede) e meno sperpero. L’idea migliore è donare ai propri cari amore e il tempo risparmiato nel non fare shopping, ma se proprio non se ne può fare a meno è opportuno regalare cultura (libri, musica, abbonamenti a riviste, cinema e teatro) o beni utili e durevoli.

Con moderazione econonviolenta possiamo tornare a rendere il Natale quello che è, o dovrebbe essere: la festa dell’amore, non del commercio.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Penso che storicamente c'erano prima i festeggiamenti dei Saturnalia, e poi la Chiesa ha deciso di sovraimporvi il Natale.

Visto che pero' nel Nord Europa i doni li porta tradizionalmente San Nicola il 6 dicembre, e nel Sud Italia la Befana il 6 gennaio, chissa' chi e quando ha deciso che Natale=regali?

Argo ha detto...

In verità non so quando e chi abbia reso il Natale la festa dei regali. Probabilmente agli inizi l'intento era puramente affettuoso ma ora è diventato la festa del consumismo più stupido e materialista. Non mi stupirei che la degenerazione sia dovuta al marketing spinto oltre ogni buon senso iniziato a metà del secolo scorso. Il peggio ovviamente è la facilità con la quale ci sottoponiamo ai voleri dell'industria a scapito del nostro stesso benessere e del benessere dell'intero ecosistema

Argo ha detto...

Questo quanto scrive Mauro sul gruppo di discussione Aspo:
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Altrettanto si potrebbe fare con feste consumistiche tipo Halloween,
Papà, Mamma, ecc. ecc., dovrebbero essere feste dell'amore, non del
commercio.

Ma perché i commercianti non si fanno le feste del commercio e lasciano
stare i santi?
(ops, scusate la rima)

Salute
Mauro
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Bella la rima! ;)