sabato 1 marzo 2008
“LA TERRA IN BILICO”
Al Gore, premio nobel per la pace 2007, nel suo libro “Una scomoda verità” accennò appena all’origine di tutte le crisi planetarie: la sovrappopolazione. Nel suo nuovo libro “La terra in bilico” (Saggi Bompiani, 21 euri) ha invece deciso di dare spazio al problema dei problemi, un intero capitolo intitolato “Stabilizzazione della popolazione mondiale”.
Per non violare i diritti d’autore non vi trascriverò i passaggi più importanti, solo 2 righe, le prime 2 righe, 2 righe che da sole bastano a riconoscere nella battaglia ambientalista di Al Gore la consapevolezza fondamentale che per ignoranza o dolo non si riscontra negli ambientalisti italiani. Ecco le 2 righe:
“Per sanare l’ambiente, nessun traguardo è di importanza più cruciale della stabilizzazione della popolazione umana”.
Parole da scolpire nel marmo, da tatuare sul palmo della mano dei politici e dei capi religiosi che continuano ad ammorbarci con incentivi alla natalità, con avversione verso gli anticoncezionali e la salute sessuale e riproduttiva in genere, con la loro cultura maschilista che non lascia libere le donne di disporre del proprio corpo e della propria fecondità senza interferire indegnamente.
Pare chiaro ed evidente che la pace, per la quale Gore ha avuto il premio nobel, non si potrà mantenere senza tutelare l’ambiente e dunque senza stabilizzare la popolazione, a livello globale quanto locale.
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5 commenti:
Nel libro di Gore deve esserci un errore di stampa. E' probabile che, più opportunamente, intendessero scrivere: "Per sanare l’ambiente, nessun traguardo è di importanza più cruciale della riduzione della popolazione umana”.
Al di là di questi errori tipografici, non sarei così fiducioso nell'ipotesi che le donne siano migliori degli uomini. Donne e uomini sono le due facce della stessa medaglia.
Ottimo post.
Hai ragione Aldo, la stabilizzazione è solo un traguardo intermedio. Quello finale è una forte riduzione che ci auguriamo, sempre con meno speranza, che non sia brutalmente naturale ma dolcemente e razionalmente volontaria.
Da un punto di vista politico potrebbe essere comunque utile parlare di stabilizzazione.
Spaventa meno ;)
Ottimo post, davvero.
Non so quanto sia realistico sperare tanto dai nostri politici...
Molto interessante. Mi viene la pelle d'oca ogni volta che sento parlare di aiuti economici per aumentare la natalità delle coppie. Io ho deciso di non avere figli perché non voglio condannare nessuno a vivere in questo mondo! E non credo che cambierà nulla, andremo ciecamente dritti verso la fine!
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